Sessione speciale “L’informazione geografica nelle azioni della Pubblica Amministrazione: un’opportunità di crescita per il paese”
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Sessione speciale “L’informazione geografica nelle azioni della Pubblica Amministrazione: un’opportunità di crescita per il paese”

14.30 – 17.00      Sala Pasolini

SESSIONE SPECIALE

a cura del Consiglio Scientifico ASITA

L’informazione geografica nelle azioni della Pubblica Amministrazione: un’opportunità di crescita per il paese

Moderatore: Gabriele Ciasullo

Agenzia per l’Italia Digitale

Breve introduzione ed inquadramento del contesto: dinamiche legate alle opportunità di sviluppo locale (ANPR e SPID, Open Data e GIM)

G. Ciasullo (a), M. Piccioni (b)

(a) Agenzia per l’Italia Digitale (AgID), Roma

(b) Comune di Ascoli Piceno

L’Informazione geografica a supporto della finanza locale:il progetto SempliFisco

G. CastelliG. Zaffi Borgetti

IFEL Fondazione ANCI

 

Il Sistema Cartografico del Catasto per il governo del territorio: stato dell’arte e prospettive

F. Ferrante

Agenzia delle entrate – Settore Servizi Cartografici, Roma

 

Censimento permanente ed Archivio Nazionale dei Numeri Civici e delle Strade Urbane: verso il “Registro dei luoghi”

S. Cruciani

ISTAT – Direzione Centrale per le Statistiche Ambientali e Territoriali, Roma

SINFI (Sistema Informativo federato delle infrastrutture): Le regole e l’implementazione di servizi attraverso lo sviluppo della banda larga

L. Donnaloia

Agenzia per l’Italia Digitale (AgID), Roma

GeoServizi federati e sussidiarietà nella PA

M. De Gennaro

CISIS – CPSG, Roma

Piattaforme Cloud e GeoServizi per le Unioni di Comuni

G. Mameli

Nordai s.r.l.

I profili professionali IG per un settore fortemente innovativo: il gdl UNINFO

L. Berardi

AMFM GIS Italia

Direttiva INSPIRE: gli strumenti messi a disposizione degli Enti Locali da parte del MIG e della Commissione Europea

C. Cipolloni

Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, Roma

Geoportale in Comune: progetto pilota Roma Capitale

A. Conte

Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Roma

Dibattito e conclusioni

La sessione è promossa da NORDAI srl

 

nordai logo asita federazione italiana  delle associazioni scientifiche per le informazioni ambientali e scientifiche

Premessa

Le potenzialità dell’Informazione Geografica (IG) non sono sviluppate completamente ed in maniera diffusa all’interno della stessa PA; soprattutto a livello locale.

I soli 1.985 piccoli comuni italiani, quelli che per definizione si attestano al di sotto dei 5.000 abitanti residenti, amministrano il 54,2% dell’intero territorio nazionale, per una superficie complessiva di 163.659 km quadrati. In alcune regioni la superficie inclusa nei piccoli comuni supera addirittura il 75% del territorio complessivo: Valle d’Aosta (99,3%), Trentino-Alto Adige (78,6%), Piemonte (78,3%) e Molise (81,9%).  [Fonte: “Atlante Piccoli Comuni 2015” – IFEL Fondazione di ANCI].

Aggiungendo a questi piccoli comuni anche quelli con popolazione fino a 15.000 abitanti, si arriva a contare 7.259 municipalità: in questi comuni italiani trovano rappresentanza 24,5 mln di abitanti.

Sarebbe errato però pensare che in queste piccole PA locali non si possano proporre modelli ottimizzati di gestione dell’IG, sia di provenienza interna alla stesse PA che esterna. La sfida sta proprio nel cercare di superare quegli ostacoli che spesso impediscono alla PA tutta di fare quel salto di qualità ben auspicabile per la crescita del Paese.

 

Obiettivi

La PA, ed in particolare i Comuni, gestisce numerose banche dati ricche di contenuti territoriali di grande valore per la conoscenza del territorio, l’equità fiscale, la valorizzazione delle risorse ambientali, etc.. Peraltro, ogni amministrazione oltre a gestire le proprie banche dati, entra sempre più spesso in contatto con i dati condivisi (per effetto di convenzioni o accordi) da altre amministrazioni, giungendo così ad avere la disponibilità di un notevole patrimonio informativo per sviluppare e mettere a punto la propria azione amministrativa.

La sfida da raccogliere da parte di tutta la PA, ai diversi livelli, è quella di comprendere pienamente come queste informazioni, opportunamente integrate fra loro possano costituire un valore aggiunto per lo sviluppo dei territori, sia in termini di conoscenza e corretta pianificazione, che di risorse economiche ed equità tributaria.

Questa sessione si propone quindi l’obiettivo di avviare una discussione intorno al tema delineato e ponendo al centro le esigenze delle amministrazioni locali la cui azione è più direttamente e immediatamente a contatto con le esigenze di cittadini, imprese e professionisti.

In che modo possiamo immaginare un’azione di supporto al “front-end” rappresentato dalle amministrazioni locali? Abbiamo ritenuto utile il coinvolgimento di alcune istituzioni pubbliche (ISTAT, Agenzia delle Entrate – Territori – CISIS, IFEL Fondazione ANCI, piccoli comuni) e società innovative che, a vario titolo, si occupano di IG e che possono fornire un contributo significativo alla discussione che si intende avviare su questo tema.

 

Una prima road map è riassunta nei punti seguenti:

  • le basi di dati della Pubblica Amministrazione contengono, in funzione dei servizi da erogare, i necessari elementi di geo-localizzazione;
  • le amministrazioni rispettano le linee guida e/o le regole tecniche in materia di dati geografici, basate su standard nazionali ed internazionali, a garanzia dell’interoperabilità di dati e servizi;
  • è necessaria un’attività di formazione volta a favorire la diffusione della conoscenza sulle tematiche della geo-localizzazione, sia nell’ambito della P.A. sia rivolta al mondo delle imprese;
  • è prioritario il riuso dell’informazione geografica in funzione dell’elevata domanda di tale tipologia di dati che, come osservato dalla Commissione europea nelle Linee guida PSI, risultano essere i più richiesti dagli utenti.